Giuseppe Rizzuto
Giuseppe Rizzuto, napoletano di nascita, ha lasciato la città partenopea dopo la laurea in Germanistica conseguita nel 1974, trasferendosi in Germania a insegnare come lettore d’Italiano presso le università di Bonn e Colonia. Tornato in Italia per concorso vinto, ha insegnato Tedesco a Portogruaro presso l’I.T.C.S. “G. Luzzatto”. Grazie a una seconda laurea in Filosofia conseguita presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia ha potuto completare il suo percorso professionale su una cattedra di Storia e Filosofia presso il liceo “XXV Aprile” di Portogruaro. La poesia è stata dagli acerbi e ingenui tempi liceali, per molti e molti anni, soprattutto una fedele e discreta compagna di uno sviluppo biografico ricco di incontri e passioni, e solo con il primo libro pubblicato nell’ottobre 2020 Rembrandt, L’Antico Testamento e Spinoza (Visystem) ha fatto un deciso passo verso la luce pubblica. Capricci ed altri capricci. Da Goya a Tiepolo (Pequod, 2022) s’inserisce in questo più recente solco di ricerca e di espressione. Titoli omessi o rimossi di un perplesso (Pequod, 2023) è stato partorito da inquietudini che già covavano, ma prepotentemente emerse con lo scoppio della guerra russo-ucraina. Il libretto presenta in toni minimalisti la verità formale di un sentire profondamente ferito dagli avvenimenti nel corso del 2022. L’autore dall’inizio del 2023 vive a Trieste, dove ha preso vita la parte più recente della raccolta Avanti a ritroso (Pequod) che qui viene presentata al pubblico.
