Vittorio, un uomo apparentemente senza ambizioni, amante della vita tranquilla, con un titolo nobiliare di cui non sa che fare. I suoi amici quarantenni. Una città di provincia, storie di vita ordinaria. Sullo sfondo il mare e un porto, luogo di approdi e di partenze.
Vicende diverse, esperienze diverse, caratteri diversi. Sono tutti di sinistra, ma in fondo piccolo borghesi.
Vite legate da interessi comuni: la musica, il cinema, la fotografia, la letteratura. Ma non solo questo li unisce. Sono i gesti, le parole, i bar degli aperitivi e i ristoranti. Dove parlano e si raccontano. Dove le abitudini diventano riti, i riti quasi manie.
E le loro donne. Mogli, compagne o amanti che siano che, senza saperlo, diventano le protagoniste delle loro vite a cui daranno un senso, una direzione. Donne ambiziose o semplici, intraprendenti o devote, le cui storie si sfiorano, si toccano e s’intrecciano. Fino a fondersi. Come il mare e il cielo nella linea dell’orizzonte.
Roberto Sturm è nato in Ancona dove vive e lavora. Ha pubblicato una quarantina di racconti su riviste e antologie tra cui Amici nella raccolta Il futuro nel sangue, edizioni R&D di Modena e Notte di ghiaccio nell’antologia Ambigue Utopie per i tipi della Bietti (2010). Nel 1999 ha curato, per la casa editrice peQuod, l’antologia Sangue Sintetico. Antologia del cyberpunk italiano.
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